Il progetto è finalizzato ad intervenire nel mondo del lavoro in quanto luogo di socializzazione in cui si giocano relazioni professionali, affettive e competitive richiamando così, tutte quelle dinamiche inerenti al team group e al team work in cui si giocano anche le relazioni fra uomini e donne. In cui si evidenziano quelle differenze di genere che storicamente e culturalmente hanno definito questo luogo in cui la socializzazione si intreccia con stereotipi e pregiudizi che certamente non favoriscono i processi di team building, il benessere psicologico delle persone e interferiscono negativamente sui risultati attesi.
Obiettivi generali del progetto
1. comprendere la violenza di genere: approfondimento sul tema a partire dalla condivisione dell’origine storico- culturale di questo fenomeno e degli stereotipi di genere per comprendere come ancora oggi le relazioni fra uomini e donne siano condizionate da questi fattori.
2. riflessioni sul sessismo nascosto nei posti di lavoro: commenti impercettibili da sembrare complimenti, frasi retoriche, modi di dire, “battute” e barzellette, pregiudizi e giudizi sono alcune delle modalità con cui si struttura il linguaggio, ma che segnalano una disparità nascosta di potere e di subalternità delle donne.
3. riflettere sulla differenza tra conflitto e violenza, verranno evidenziate le forme della violenza di genere e i sintomi psicologici, comportamentali e fisici nella donna vittima di violenza e forniti gli strumenti per una buona gestione dei conflitti.
Obiettivi specifici
1. Riconoscere e sensibilizzare sul tema della violenza di genere riconoscendo stereotipi e pregiudizi che alimentano questo fenomeno nel luogo di lavoro.
2. Favorire una comunicazione efficace fra colleghi e colleghe che possa alimentare un clima di reciprocità e di rispetto delle differenze.
3. costruire un vademecum rispetto alla parità di genere nei luoghi di lavoro in cui specificare anche con strumenti creativi inerenti alla tipologia di impresa coinvolta nella formazione, le buone prassi per favorire rispetto e reciprocità.
4. aiutare una donna che subisce violenza: la violenza sulle donne avviene ogni giorno, dentro e fuori le mura domestiche in maniera trasversale, in ogni classe sociale, età o cultura. Il sentimento di vergogna che blocca, non permette di chiedere aiuto per fermare la situazione. E’ quindi importante conoscere quali sono i passi da fare? Cosa aspettarsi dal suo racconto? Cosa non dire e quali risposte darle per supportarla in questa fase delicata della sua vita?
5. Fornire un sostegno psicologico alle donne e agli uomini, qualora emerga la necessità individuale di un supporto professionale su temi riguardanti non solo la violenza di genere ma anche: la gestione dello stress, l’ansia da prestazione e la demotivazione lavorativa, essendo questi fattori condizionanti le relazioni lavorative e possibili precursori di comportamenti irrispettosi e giudicanti.
Sono stati effettuati:
- 7 percorsi per 7 imprese medio-grandi (imprese con almeno 15/20 dipendenti). I partecipanti verranno selezionati all’interno dell’azienda o attraverso autocandidatura.
- Ogni percorso ha previsto: tre incontri ognuno di 2 ore di cui 1 incontro con un gruppo ristretto di partecipanti (max 5 persone) selezionati dall’azienda o per autocandidatura per definire un prodotto finale (vademecum aziendale sulla parità di genere)
- 3 colloqui di sostegno psicologico per un massimo di 3 dipendenti per impresa.
Metodologia
La metodologia si e’ avvalsa di strumenti multimediali come video, cortometraggi, slide interattive in un’ottica di partecipazione attiva delle persone coinvolte.
Ambito e Timeframe del progetto
Aziende coinvolte: AgriAmbiente Mugello SCA (Barberino di Mugello), Galeottipiume S.r.L. (Firenzuola), Temera S.r.L. (Scarperia e San Piero), TOP Costruzioni S.r.L. (Dicomano)
Polisportive coinvolte: Barberino (gruppo giovani 14-17 anni), Polisportiva S. Piero, Polisportiva Barberino
nel periodo: Novembre 24-Marzo 2025
GALLERIA DI FOTOGRAFIE DELLE SESSIONI




















REPORT FINALE DI PROGETTO